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LA DEGUSTAZIONE ANNUALE DEL NIZZA: UN RITO DI VALORE

Ogni anno, l’Associazione Produttori del Nizza organizza una degustazione alla cieca, passaggio obbligato nell'ottica comune di non smettere mai di crescere e confrontarsi, e spostare sempre più verso l’alto il livello qualitativo dei vini.

Lo scorso martedì 29 marzo si è tenuta l’edizione 2022: un momento ancora più importante per la nostra Associazione, che a novembre compie 20 anni.

Come ha ricordato il "papà" del Nizza docg, l'enologo Giuliano Noè - uno dei soci fondatori - la denominazione del Nizza ha iniziato fin dai primi anni questa pratica di degustazione di tutti i vini tra produttori, e può quindi orgogliosamente vantare un primato che le fa onore.

 

UNA DEGUSTAZIONE SVOLTA “ALLA CIECA”

La “sala del Nizza”, che storicamente ospita la degustazione, si riempie di produttori che si preparano a questo rito annuale.

Esatto: il Nizza ha proprio una sala intitolata a sé da Maurizio Grasso dell'Enotecnica di Nizza Monferrato, a testimonianza del forte legame che storicamente intercorre tra il Nizza e il territorio.

I Nizza docg vengono quindi serviti in batterie da 4 o 5 vini; precedentemente selezionati e disposti in ordine di annata e tipologia, sono poi contrassegnati uno a uno da un campione numerico.

Per chi è presente in sala è evidente da subito quanto si tratti a tutti gli effetti di un confronto alla pari, fortemente democratico, rispettoso e costruttivo.

La degustazione infatti non è tenuta né dal presidente né da un incaricato: a ogni batteria il microfono è affidato a uno dei produttori in sala, che inizia a descrivere i vini; così si procede, fino alla fine della degustazione.

Quest'anno hanno partecipato 52 vini in degustazione, segno di un fortissimo legame con questa buona abitudine portatrice di valore.

Cosa è emerso da questa edizione?

Qualità alta, forte tipicità. Ogni produttore crea il proprio vino a sua interpretazione, ma è bello riscontrare come queste caratteristiche comuni rendano in modo oggettivo l’esistenza di una omogeneità qualitativa.

 

LE DIFFERENZE TRA LE ANNATE DEL NIZZA DOCG

Durante la degustazione non è mancata l’occasione di evidenziare le caratteristiche differenze delle varie annate, in commercio e non.

L’annata 2019 si conferma, all'assaggio, equilibrata e dotata di un grande  potenziale evolutivo: i vini sono potenti e freschi ma non eccessivi, e soprattutto sono sostenuti da un'ottima sapidità, grazie (anche) alle condizioni climatiche che hanno permesso un'ottimale maturazione delle uve.

La 2018 si riconferma leggermente più delicata, giocata più sulla finezza, sia al naso - con sentori tendenzialmente sul fruttato e lo speziato - sia in bocca, dove troviamo una giusta freschezza che prevale rispetto all'opulenza: possiamo azzardare e dire che - a oggi - sono Nizza più pronti e con una facilità di beva superiore.

La 2017 è l'annata che esprime il calore dell'estate: ricca di sentori fruttati, speziati e balsamici, con un deciso grado alcolico e un notevole corpo; al tempo stesso, questi vini sono dotati della freschezza necessaria per riposare ancora in cantina e regalare emozioni tra diversi anni.

I campioni presenti dell'annata 2020, che sarà sul mercato dal prossimo 1 luglio, promettono già molto bene, confermando le previsioni che abbiamo effettuato nel 2021: rivelano un’ ottima maturazione delle uve nel 2020, sono ricchi, opulenti, e con una bella spalla sapida, che insieme all'acidità va a completare armoniosamente le durezze di questo vino.

Per quanto riguarda il Nizza Riserva, ora è possibile trovare in commercio, in termini di annata più recente, la 2018.

Durante la degustazione sono stati assaggiati campioni delle annate 2019, 2018 e 2017: è emerso che questa tipologia, volta a valorizzare le migliori selezioni di uve in vigna, è gestita in cantina con maestria dai produttori del Nizza anche grazie a una sapiente maturazione in legno.

 

Tutto questo, a conferma del fatto che il progetto Nizza è fedele agli intenti con cui l'Associazione è nata: creare un vino espressione della terra, delle uve e della gente di questo territorio: vero, varietale e piacevole.